La Meraviglia può Migliorare la Soddisfazione di Vita

Meraviglia, ovvero il senso di stupore e di gioia che sperimentiamo quando qualcosa di straordinariamente bello e inatteso, come ad esempio la vista del Grand Canyon, di un'opera d'arte o un cielo al tramonto, appare davanti ai nostri occhi. Vi sarà capitato di ammirare un cielo spettacolare nell’alzarvi presto all’alba o al tramonto sul finire della giornata.

L’alternanza dei colori nelle varie tonalità di celeste, blu, giallo, rosso e arancione come nella tavolozza di un pittore, rapiscono lo sguardo ed emozionano portando il corpo in uno stato di pace, aiuta a svuotare la mente per qualche istante, connette con la natura e gli effetti possono anche migliorare la qualità del sonno. Una sorta di semplice meditazione, che si trasmette in modo positivo sulla salute psicofisica, utile anche per riflettere sulla giornata che sta per iniziare o che sta per concludersi.

Forse esagero? Uno studio ha dimostrato che l’esperienza dello stupore, intesa come emozione positiva, può ampliare la percezione del tempo e migliorare la soddisfazione della vita.

Secondo uno studio del 2012, i ricercatori Melanie Rudd, Kathleen D. Vohs, e Jennifer Aaker hanno scoperto che le persone che provano meraviglia e stupore, guardando per 60 secondi paesaggi mozzafiato della natura, avvertono che il tempo trascorre più lentamente rispetto ad altre persone che hanno esperienza di un’altra emozione positiva più generica.

In una serie di tre diversi esperimenti (PDFche ha coinvolto da 63 a 105 partecipanti, si è esaminato se lo stupore, definito come l’emozione positiva che sorge quando si vede qualcosa di meraviglioso che provoca la necessità di aggiornare i propri schemi mentali, sia in grado di ampliare la percezione della disponibilità di tempo. I ricercatori hanno determinato che i partecipanti che hanno provato stupore, rispetto ad altre emozioni, erano anche più disposti ad aiutare gli altri e motivati ad impegnarsi in servizi per la comunità. L’esperienza di meraviglia non solo allunga la percezione dell’individuo del momento che vive, i soggetti dello studio erano meno impazienti, hanno mostrato meno materialismo e una maggiore soddisfazione di vita.

La sensazione di avere troppo da fare e non abbastanza tempo a disposizione per fare qualcosa è stata collegata ad effetti collaterali indesiderati, tra cui disturbi del sonno, mal di testa, sintomi di depressione, stress, rimandare di andare dal medico in caso di malattia. In secondo luogo, la scarsa percezione di tempo è associata con diete non salutari, come mangiare meno pasti a casa e il consumo di fast food. Inoltre, non avere abbastanza tempo è un motivo spesso citato per non impegnarsi in esperienze di tempo libero.
Al contrario, la sensazione di avere quantità di tempo disponibile è spesso un indicatore di salute e benessere. 

“Vivere lo stupore aumenta l’attenzione sul presente”, dice Melanie Rudd, l’autore principale dello studio. Quando si è più consapevoli del momento presente, si “sente che le proprie esperienze sono più piene”.

Quando le persone si sentono come se avessero tempo in abbondanza? Non succede spesso, se non in vacanza. Come è possibile ricreare, seppure in parte, quello stato di benessere nella quotidianità?

C’è una luce magica nei tramonti e siamo in grado di beneficiare di tali esperienze in un rituale regolare. La gente di tutto il mondo è attratta dai tramonti, ma in alcuni luoghi come all'Isola di Santorini, in Grecia, il tramonto diventa occasione giornaliera di festa serale, gruppi di persone si riuniscono per applaudire il sole rafforzando l’idea che dovremmo celebrare ed essere grati ogni giorno. Non importa dove ci troviamo, a Roma, Venezia o in un paesino sperduto, il sole sorge e tramonta ogni giorno in qualsiasi parte del mondo, nonostante ogni giorno abbia un aspetto diverso secondo le stagioni. Per ritrovare l’armonia in noi stessi è sufficiente fermarsi ad ammirare lo spettacolo naturale per qualche minuto, una pratica che aiuta il corpo e la mente a distendersi dagli impegni quotidiani e dalle preoccupazioni. La natura ci offre spettacoli meravigliosi, anche se viviamo in città, ci sono più di 300 giorni in un anno per ritagliare un piccolo spazio, fuori dai social network, dalla folla e dalle faccende domestiche.

Il sole rappresenta la luce che dà vita al pianeta Terra e ai suoi abitanti. Il sole influenza le nostre giornate, regola i ritmi circadiani dell’organismo, condiziona l’umore in rapporto all’intensità della luce, scandisce il ciclo sonno-veglia. 

Il vantaggio più noto della luce solare è la sua capacità di incrementare la quantità nel corpo di vitamina D, l'ormone che protegge da numerose patologie, la maggioranza dei casi di carenza di vitamina D sono, infatti, dovuti alla mancanza di esposizione al sole. 

Il calo di esposizione alla luce solare è anche sospettato come un fattore che potrebbe causare disturbi dell’umore, così le persone con SAD (disordine affettivo stagionale) conosciuto anche come depressione invernale, avrebbero necessità di maggiore luce per stimolare le cellule della retina dei loro occhi.

La luce solare è importante tanto quanto una sana alimentazione, la vita dei nostri antenati si svolgeva all’aperto e non tra quattro mura, potevano usufruire di irradiazione solare da mattino a sera. Piuttosto che pensare all’accumulo di beni materiali, la grande disponibilità di tempo libero dei cacciatori-raccoglitori, veniva dedicata oltre alla caccia, all’arte, alla danza, al gioco e allo sport, tutte attività organizzate all’aperto. Nel libro Paleo Total Body, l’autore Mark Sisson conferisce giustamente un importante valore a ritmi più rallentati e al trascorrere parte del proprio tempo libero all’aria aperta, attività che consente l’esposizione solare, l'attività sportiva, il camminare e il relax. 

Pertanto, accogliere emozioni di stupore e meraviglia, e trascorrere del tempo fuori all'aperto, stimola a sensibilizzarci ai vari aspetti della vita e probabilmente aiuta a conoscere meglio noi stessi. I nostri antenati hanno inevitabilmente sperimentato la meraviglia di uno spettacolo naturale, ad esempio osservando le aurore boreali, un arcobaleno dopo la pioggia o il cielo stellato, scrutare il cielo era di fondamentale importanza per conoscere in anticipo il passaggio da una stagione all’altra, inoltre non erano ancora costruite le città con luci, cinema e teatri. 

Stare bene con se stessi e con il proprio corpo è una condizione necessaria per affrontare in modo positivo la vita quotidiana. Tornare a questo primordiale stupore per il mondo, riconduce alle nostre radici profonde, può rendere consapevoli dei bei momenti della nostra esistenza quotidiana, migliorando la nostra esperienza del presente. Le esperienze di tutti i giorni possono essere ugualmente sorprendenti e a disposizione di ognuno di noi, anzi è da qui che possiamo iniziare, se restiamo connessi al senso di meraviglia e di stupore che è ovunque. 

Reimparare lo stupore, che tutti abbiamo conosciuto in una fase della prima infanzia, mantiene vivo il senso di meraviglia del mondo, un esercizio che migliora la soddisfazione di vita.

Quando è stata l'ultima volta che hai avuto un momento straordinario che ti ha fatto dire "Ooh che meraviglia!"?

Riferimenti:

-Being in awe can expand time and enhance well-being - https://www.sciencedaily.com/releases/2012/07/120719161901.htm

La Meraviglia dello Stupore Espande la Percezione del Tempo e può Migliorare la Soddisfazione di Vita

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